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Letture consigliate

Una rubrica che consiglierà i più curiosi a leggere libri, riviste e manga tutte dedicate al paese del Sol Levante. Non solo letture di svago, ma anche libri di storia, filosofia e cultura orientale.

Lo zen e il tiro con l’arco
Copertina del libro
Titolo: Lo Zen e il tiro con l’arco
Autore: Eugen Herrigel
Casa Editrice: Adelphi

Trama:
Un professore tedesco di filosofia, vuole essere introdotto allo Zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti marziali in cui lo Zen da secoli si applica: il tiro con l’arco.
Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale lo scrittore si troverà felicemente costretto a capovolgere le sue idee e il suo modo di vivere.

Eugen Herrigel 1884-1955
Eugen Herrigel (nato il 20Marzo 1884 – morto 18 Aprile 1955) era un filosofo Tedesco che insegnava filosofia a Heidelberg quando, nel 1924, fu invitato a tenere dei corsi all’Tohoku Imperial University di Sendai, in Giappone. Durante i cinque anni di soggiorno in Giappone, ha studiato Kyudo, il tiro con l’arco tradizionale giapponese, sotto il Sensei Awa Kenzo (1880-1939), nella speranza di favorire la sua comprensione dello Zen.
Nel luglio 1929 è tornato in Germania ed ha insegnato filosofia presso l'Università di Erlangen.
Nel 1948 pubblicò questo libretto che ha avuto da allora grande fortuna in molti paesi introducendo così lo Zen in ampie parti d’Europa.

Sensei Awa Kenzo 1880-1939
Il libro mi è piaciuto moltissimo, lo consiglio a tutti coloro che trovano nelle arti marziali una dimensione che va oltre al semplice allenamento in dojo. La lettura è scorrevole, spesso mi sono fermato a riflettere su quanto letto e come abitudine mi sono sottolineate dei punti veramente interessanti. Nonostante ciò il libro si legge in pochi giorni.

Il prezzo del libro è di soli 8,00 €, li merita tutti.
Buona lettura a tutti quanti.

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La vendetta dei 47 Ronin
Copertina del libro

Titolo: La vendetta dei 47 Ronin
Autore: Stephen Turnbull
Casa Editrice: Bam - biblioteca di arte militare

Trama:
30 gennaio 1703 in una notte nevosa, un gruppo di 47 Ronin portò a compimento la più grande incursione nella storia del Giappone. Obbiettivo dei membri del commando era vendicare la morte del loro signore, Asano Naganori, assaltando la residenza di colui che ne era ritenuto il responsabile, Kira Yoshihisa, e ucciderlo. All’origine della cruenta vendetta, pianificata a lungo e in clandestinità, e infine eseguita con i crismi di una spietata operazione militare, fu il cosiddetto “incidente di Ako”, occorso due anni prima. Ne furono protagonisti Asano, giovane Daimyo e l’anziano Kira, maestro di protocollo cui lo Shogun aveva assegnato il compito di istruire il primo nelle regole dell’etichetta in occasione di una visita di emissari imperiali al castello di Edo, residenza del governatore. A causa di un torto che l’ufficiale di corte avrebbe subita da parte di Kira, Naganori lo aggredì e lo ferì con una spada all’interno del palazzo. Per la gravità di questo atto violento, commesso nella residenza dello Shogun e per di più in occasione di una cerimonia particolarmente significativa, l’aggressore fu condannato a morte mediante Seppuku.
I fedeli seguaci della vittima, ritenendo ingiusta la condanna a morte del loro signore, e anteponendo i dettami del Bushido all’impero delle leggi, scelsero la strada della cospirazione per attuare la vendetta in memoria di Asano. La conseguenza del gesto dei Ronin fu la loro condanna a morte.
L’autore analizza la controversa storia secondo una prospettiva che da un lato mira a epurare dalle inesattezze storiche, inquadrandola con accuratezza nella realtà sociopolitica del Giappone feudale del XVIII secolo d.C., e dall’altro osserva con occhio critico l’incondizionata devozione di cui sono soggetto i vendicatori di Asano, laddove è pressoché ignorato il sacrificio dei leali servitori di Kira.
-il libro esamina gli aspetti più propriamente tecnici dell’assolto: le fasi di pianificazione e di esecuzione, la tattica degli incursori con la descrizione degli equipaggiamenti impiegati nell’operazione. 

Stephen Turnbull (nato il 6 Febbraio 1948) è un inglese accademico, storico e scrittore. Lui è uno specialista nella storia militare orientale, in particolare in quello del Giappone ed è considerato uno dei maggiori storici in materia.
Ha frequentato l'Università di Cambridge, dove ha conseguito la sua prima laurea. Attualmente tiene un Master in Teologia e un dottorato presso l'Università di Leeds dove è attualmente docente di religioni orientali.
Ha raggiunto fama internazionale nel 1977 con il volume The Samurai: A Military History, da allora ha scritto 30 pubblicazioni dedicate ad argomenti militari riguardanti l’Europa e L’oriente, è stato consulente per il prossimo film 47 Ronin interpretato da Keanu Reevs. 
Il libro mi è piaciuto moltissimo, lo consiglio a tutti gli appassionati di storia giapponese, la lettura è scorrevole e si legge in pochi giorni. Non sembra una storia realmente accaduta ma quasi più un romanzo che ti coinvolge e ti porta fino alla fine della vicenda. I disegni, le mappe che riproducono gli avvenimenti sono eccezionali, così come le foto di come oggi si presenta la città e i luoghi descritti.
Il prezzo del libro è di 15,00€, li merita tutti.
Buona lettura a tutti quanti e per chi intende poi andare al cinema, buona visione.

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Hokusai
Copertina del manga
Titolo: Hokusai
Autore: Shotaro Ishinomori
Casa Editrice: J-Pop

Trama:
Il manga si apre e si chiude sugli ultimi istanti di vita di Katsushita Hokusai (23 Settembre 1760 – 10 Maggio 1849), l’autore ci porta costantemente avanti e indietro nel tempo analizzando diversi momenti di vita dell’artista, così il lettore non ha solo l’impressione di seguire una semplice narrazione ma anche di ripercorrere insieme a Katsushita Hokusai i percorsi mentali dei suoi ricordi.
Scopriamo così che Katsushita Hokusai cambiò nome e abitazione numerosissime volte nel corso dei suoi novant'anni (in un'epoca e in un paese in cui i più anziani arrivavano di solito ai cinquant'anni!), e questo perché amava viaggiare, incontrare persone nuove, visitare posti mai visti, e a ogni suo nuovo nome si auspicava di svecchiare la sua arte e dimostrare che ciò che conta è la qualità delle opere, non il nome famoso che vi sta dietro.

Per le infinite varietà e la longevità delle sue opere Katsushita Hokusai, è paragonabile a Pablo Picasso, ma, a differenza di quest’ultimo, non fu stimato poi tanto in vita, non trovandosi pertanto a vivere negli agi economici; penso quindi che sia un miracolo il fatto di essere riuscito a conservare, fino alla fine, tanto ardore, tanta energia, senza arrendersi o scoraggiarsi nell’indigenza in cui versava. Di recente , le xilografie e gli acquerelli di Katsushita Hokusai sono stati scoperti nei paesi esteri, suscitando grande interesse e generando, più che il deploro per l’esodo delle sue opere, la gioia per la prova evidente del suo essere un grande pittore di fama mondiale, tanto da esercitare una notevole influenza sugli impressionisti francesi.  
Ishinomori Shōtarō (Tome, 25 Gennaio 1938 – 28 Gennaio 1998) è stato un mangaka e una
una delle figure più influenti nel campo dei manga, degli anime e dei tokusatsu, ed ha creato alcune popolarissime serie come Cyborg 009 o Kamen Rider. È stato premiato con lo Shogakukan Manga Award per due volte: nel 1968 per Sabu to Ichitori Monohikae e nel 1988 per Hotel e Manga Nihon Keizai Nyumon. Nato come Onodera Shōtarō, il suo cognome è stato cambiato in Ishinomori nel 1986 in seguito al matrimonio.
Ishinomori Shōtarō è morto per arresto cardiaco il 28 gennaio 1998. Il suo ultimo lavoro è stata la serie televisiva tokusatsu, Voicelugger, trasmessa mesi dopo. Un museo in suo onore è stato aperto Alshinomaki nel 2001.
I suoi lavori postumi lo hanno fatto entrare nel Guiness dei primati, come autore di fumetti con un maggior numero di tavole pubblicate, un totale di 128000.

Il disegno di Ishinomori Shōtarō in questo manga è qui al massimo del suo potenziale, dettagliato e curato al punto giusto, con grandi tavole e vignette sempre disposte in modo chiaro e preciso. Abile nel delineare i vari volti di Hokusai e i sinuosi e formosi corpi delle sue amanti, Ishinomori Shōtarō ci regala una vera perla del fumetto orientale, considerando il numero di pagine (quasi seicento) e l’elevata qualità di carta e stampa, il prezzo di 12,00 € è più che adeguato. Consiglio a chi ama i racconti biografici e la cultura giapponese, nonché a chi è interessato a dare un’occhiata inedita a uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
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Il libro del vento

 
Titolo: Il libro del vento
Autore: Jiro Taniguchi
Casa Editrice: Panini editore

Trama:
1649, pieno medioevo giapponese. In quegli anni all’Imperatore erano stati tolti tutti i poteri politici (gli era rimasto solo quello religioso). A guidare la nazione era lo Shogun, massima carica di un governo controllato dalla potente Clan Tokugawa. La storia di questo manga ci mostra l’Imperatore, frustrato dalla sua condizione, che tenta di riconquistare il proprio potere.
Non potendo agire direttamente, organizza un complotto con l’aiuto del ninja Yashamaro per rubare un libro sacro alla Shogunato, “Il libro del vento”: la scomparsa di questo prezioso simbolo di potere genererà il panico nel governo creando uno spiraglio per il suo ritorno.
Jubei Mitsuyoshi Yagyu è il samurai preposto al ruolo di guardiano del prezioso manoscritto: quando si rende conto del furto, l’unica cosa che può fare è cercare il ladro. Ma deve trovarlo in fretta, altrimenti in Giappone potrebbe scoppiare nuove guerre per il controllo del potere.
Il libro del vento appare come un'opera particolarissima, all'interno della vasta e sfaccettata produzione di Jiro Taniguchi, poiché si allontana dalle tematiche caratteristiche dell'autore (racconti hard boiled di stampo occidentale, storie di delicata poesia e rappresentazioni del quotidiano, grandi epopee in paesaggi incontaminati che ricordano i romanzi d’avventura americani dell’ ‘800) rappresentando un Giappone sin troppo giapponese e sicuramente molto lontano nel tempo da ciò che Taniguchi ci ha mostrato nelle altre sue opere.
La storia è sicuramente molto interessante, sebbene questa diversità dalle altre opere dello stesso autore da me precedentemente lette mi ha fatto storcere il naso in più occasioni.
Il libro del vento è come uno sceneggiato televisivo in costume, così viene definito dallo stesso Taniguchi e, in effetti, la sensazione che si ha leggendolo è quella di star guardando una produzione filmica dedicata al tempo dei samurai. Come da caratteristica dell’autore, i disegni sono sempre un’immensa gioia per gli occhi: realistici, dettagliatissimi, puliti e molto incisivi, con personaggi espressivi e splendidi paesaggi. Anche lavorando su testi non suoi, il Taniguchi disegnatore non si smentisce mai e non manca di regalarci un’opera graficamente superba come al solito. Unica nota stonata in questo splendido quadro d’epoca Tokugawa è rappresentata dall’eccessivo numero delle battaglie e dalla conseguente eccedenza di corpi squarciati, braccia che volano e sangue che scorre a fiumi. Scene probabilmente un po’ troppo splatter, per chi è abituato ai racconti più intimistici (e, in tutta confidenza, anche meglio riusciti) di Jiro Taniguchi. Tuttavia, che ci si può fare? E’ la guerra, è la storia che esige il suo tributo di sangue, e gli storici che la narrano non possono esimersene.
Il confronto fisico e psicologico tra Jubei e Yashamaro è tratteggiato con grande maestria e il lettore non tarderà a riconoscervi il tema portante della storia, la quale altrimenti sarebbe rimasta una mera narrazione di battaglie cappa e spada e di intrallazzi politici, che pure non mancano.
Sta un po’ qui il punto debole di Il libro del vento, nel suo essere unicamente la narrazione di fatti storici, la celebrazione di un’epoca. Questo preclude a Il libro del vento tutta una serie di lettori che non masticano affatto la storia giapponese e che, per questo, si troveranno spiazzati dalla perenne citazione di nomi, luoghi o fatti che invece tutti i lettori nipponici conoscono di default, e potrebbero trovare la lettura noiosa.
Fortunatamente, non è il mio caso, e i tanti pomeriggi passati in compagnia del libro di storia giapponese hanno dato i loro frutti, permettendomi di calarmi pienamente nel contesto storico in cui il fumetto è ambientato e di comprenderne i meccanismi con facilità, ma ammetto che per un lettore non avvezzo alla storia del Giappone questo possa essere un difetto non indifferente. Se, di solito, le opere di Taniguchi sono consigliabili indistintamente e tutti e anzi rappresentano un ottimo trampolino di lancio per lettori non avvezzi al fumetto giapponese, questa volta non posso che consigliare Il libro del vento soltanto a persone appassionate di storie di samurai, ma è comunque una grande prova d’autore e un sincero omaggio al Giappone e alla sua storia.
L'autore Jiro Taniguchi

Titolo: Kodokan Judo
Autore: Jigoro Kano
Casa Editrice: Edizioni Mediterranee
Questo libro è la più completa e autorevole guida sul Judo mai pubblicata.

Titolo: Combat
Autore: Foto Di Piero Pompili
Casa Editrice: Oscar Mondadori
Un libro fotografico pieno di citazioni da cui prendere spunto e riflettere.

Titolo: Lo spirito delle arti marziali
Autore: Dave Lowry
Casa Editrice: Oscar Mondadori
In questo libro l’estetica e la spiritualità delle arti marziali giapponesi si incontrano in due discipline diverse tra loro la via della spada e la via del pennello.

Titolo: Il grande libro degli HAIKU
Autore: Irena Starace
Casa Editrice: Castelvecchi

Titolo: Le battaglie dei samurai
Autore:Stephen Turnbull
Casa Editrice: Fratelli MELITA editori

Titolo:
Autore:
Casa Editrice: