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domenica 3 maggio 2015

Per la Rubrica: Arte giapponese

Ukiyo-e

L'Ukiyo-e "immagine del mondo fluttuante", è un genere di stampa artistica giapponese su blocchi di legno, fiorita nel Periodo Edo, tra il XVII e il XX Secolo.
"Ukiyo", che significa "mondo fluttuante", si riferisce alla cultura giovane e impetuosa che fiorì nelle città di Edo, Osaka e Kyōto che rappresentavano una realtà a parte.
La parola è anche un'allusione scherzosa al termine omofono "mondo della sofferenza", il ciclo continuo di morte e rinascita al quale i Buddhisti cercavano di sottrarsi.

Yoshiwara No Tei - Hishikawa Moronobu

Questa tecnica artistica divenne molto popolare a Edo durante la seconda metà del XVII secolo a partire dalle opere monocromatiche di Hishikawa Moronobu (circa 1670). All'inizio, si utilizzava soltanto inchiostro cinese, in seguito alcune stampe vennero colorate a mano con dei pennelli, ma nel XVIII Secolo Suzuki Haruno Harunobu sviluppò la tecnica della stampa policromatica per produrre Nishiki-e.


Gli Ukiyo-e non erano costosi perché erano prodotti in massa ed erano pensati principalmente per gli abitanti della città che non potevano permettersi dei veri dipinti.

Kotondo Torii
Alle origini, il soggetto principale degli Ukiyo-e era la vita della città, in particolare le attività e le scene dei quartieri dei divertimenti: belle cortigiane, grossi lottatori di Sumo e attori famosi erano ritratti mentre svolgevano il loro lavoro. In seguito divennero popolari anche i paesaggi, mentre non apparvero quasi mai soggetti politici e di altre classi sociali all'infuori di quelle più basse (composte appunto da cortigiane, lottatori di sumo e attori).

Le radici dell' Ukiyo-e possono essere ritrovate nell'urbanizzazione che ebbe luogo nel tardo XVI secolo, che portò allo sviluppo di una classe di commercianti e artigiani che cominciarono a scrivere e a dipingere degli Ehan (libri di immagini, cioè storie illustrate) o dei romanzi. Gli Ukiyo-e vennero spesso utilizzati come illustrazioni per questi libri, ma in seguito divennero indipendenti, stampati su un foglio singolo come cartoline, o poster per il teatro Kabuki.
Molte di queste storie narravano la vita e la cultura della città, oppure erano vere e proprie guide: erano ampiamente diffusi grazie alla loro natura commerciale. Hishikawa Moronobu, che già utilizzava la stampa policromatica, divenne molto influente in campo artistico dopo il 1670.
A metà del XVIII secolo, la tecnica della stampa si era evoluta tanto da permettere delle stampe tutte colorate, dette Nishiki-e, e le Ukiyo-e più famose erano state create in questo periodo.


Ando Hiroshige
Utamaro, Hokusai, Hiroshige, e Sharaku furono gli artisti più importanti di questo periodo. Con l'influenza dell'arte europea, venne introdotta le prospettiva ed altri concetti. Le opere di Katsushika Hokusai raffigurano principalmente paesaggi e natura. Le sue 36 vedute del monte Fuji (Fugaku sanjurokkei) vennero pubblicate intorno al 1831. Anche Ando Hiroshige e Kunisada pubblicarono molte opere a tema naturale.


Durante l'Era Kaei (1848-1854), arrivarono in Giappone molti mercantili stranieri: il cambiamento culturale che ne seguì può essere riscontrato negli Ukiyo-e di quel periodo.
In seguito alla Restaurazione Meiji del 1868, il Giappone si aprì alle importazioni dall'Occidente, tra cui la fotografia e le tecniche di stampa.
I colori naturali vegetali usati negli Ukiyo-e vennero sostituiti da tinture chimiche all'anilina importate dalla Germania. Anche se gli Ukiyo-e vennero in gran parte rimpiazzati dalla fotografia e passarono di moda in Giappone durante il bunmei-kaika (occidentalizzazione del giappone durante l'inizio del periodo Meiji), divennero fonte di ispirazione in Europa per l'Art nouveau per gli impressionisti, e altri artisti come Van Gogh, Degas e Klimt.
Questa influenza è stata chiamata Giapponismo.

Nel XX Secolo, durante i periodi Taisho e Showa l' Ukiyo-e tornò di moda con i movimenti Shin hanga e Sōsaku hanga, che miravano a differenziarsi dalle forme tradizionali di arte commerciale.

Shinsui Ito
Ironicamente le Shin hanga (letteralmente "nuove stampe") erano esportate in gran parte negli Stati Uniti. Ispirati dall'impressionismo europeo, gli artisti vi incorporarono elementi occidentali, come gli effetti della luce e l'espressione degli stati d'animo individuali, ma si focalizzarono su temi strettamente tradizionali. L'editore principale fu Watanabe Shozaburo, a cui viene attribuita la creazione del movimento. Artisti importanti furono Shinsui Ito e Kawase Hasui, entrambi nominati Tesoro nazionale vivente dal governo giapponese.

Il meno conosciuto movimento sōsaku hanga (letteralmente "stampe creative") seguì un concetto occidentale di "arte" come prodotto della creatività dell'artista, creatività superiore alla manualità. Tradizionalmente, nel processo di produzione degli Ukiyo-e, il progetto, l'incisione, la stampa ed l'edizione erano indipendenti tra di loro ed eseguiti da persone diverse e fortemente specializzate. Il sōsaku hanga asseriva che l'artista doveva essere coinvolto in tutti gli stadi della produzione.
Il movimento, che venne formalmente stabilito con la formazione della Japanese Creatice Society nel 1918, ebbe un successo inferiore allo Shin hanga, dato che i collezionisti occidentali preferivano l'aspetto più tradizionalmente giapponese di quest'ultimo.

Gli Ukiyo-e vengono prodotti ancora oggi, influenzando alcuni campi artistici, come i manga e gli anime.

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