Ukiyo-e
L'Ukiyo-e "immagine
del mondo fluttuante", è un genere di stampa artistica giapponese su
blocchi di legno, fiorita nel Periodo Edo, tra il XVII e
il XX Secolo.
"Ukiyo", che significa "mondo fluttuante", si
riferisce alla cultura giovane e impetuosa che fiorì nelle città di Edo, Osaka e Kyōto che
rappresentavano una realtà a parte.
La
parola è anche un'allusione scherzosa al termine omofono "mondo della
sofferenza", il ciclo continuo di morte e rinascita al quale i Buddhisti cercavano
di sottrarsi.
Yoshiwara No Tei - Hishikawa Moronobu |
Questa tecnica artistica divenne molto popolare a Edo durante la seconda metà del XVII secolo a partire dalle opere monocromatiche di Hishikawa Moronobu (circa 1670). All'inizio, si utilizzava soltanto inchiostro cinese, in seguito alcune stampe vennero colorate a mano con dei pennelli, ma nel XVIII Secolo Suzuki Haruno Harunobu sviluppò la tecnica della stampa policromatica per produrre Nishiki-e.
Gli
Ukiyo-e non erano costosi perché
erano prodotti in massa ed erano pensati principalmente per gli
abitanti della città che non potevano permettersi dei veri dipinti.
Kotondo Torii |
Le radici dell' Ukiyo-e possono essere ritrovate nell'urbanizzazione che ebbe
luogo nel tardo XVI secolo, che portò allo sviluppo di una classe di
commercianti e artigiani che cominciarono a scrivere e a dipingere degli Ehan (libri
di immagini, cioè storie illustrate) o dei romanzi. Gli Ukiyo-e vennero
spesso utilizzati come illustrazioni per questi libri, ma in seguito divennero
indipendenti, stampati su un foglio singolo come cartoline, o poster per
il teatro Kabuki.
Molte di queste storie narravano la vita e la cultura della città,
oppure erano vere e proprie guide: erano ampiamente diffusi grazie alla loro
natura commerciale. Hishikawa Moronobu, che già utilizzava la stampa
policromatica, divenne molto influente in campo artistico dopo il 1670.
A metà del XVIII secolo, la tecnica della stampa si era evoluta
tanto da permettere delle stampe tutte colorate, dette Nishiki-e,
e le Ukiyo-e più famose erano state
create in questo periodo.
Ando Hiroshige |
Durante l'Era Kaei (1848-1854), arrivarono in Giappone molti
mercantili stranieri: il cambiamento culturale che ne seguì può essere
riscontrato negli Ukiyo-e di quel periodo.
In seguito alla Restaurazione Meiji del 1868, il
Giappone si aprì alle importazioni dall'Occidente, tra cui la fotografia e le
tecniche di stampa.
I colori naturali vegetali usati negli Ukiyo-e vennero sostituiti da
tinture chimiche all'anilina importate dalla Germania. Anche se gli Ukiyo-e vennero
in gran parte rimpiazzati dalla fotografia e passarono di moda in Giappone
durante il bunmei-kaika (occidentalizzazione del giappone
durante l'inizio del periodo Meiji), divennero fonte di ispirazione in Europa per
l'Art nouveau per gli impressionisti, e altri artisti come Van
Gogh, Degas e Klimt.
Questa influenza è stata chiamata Giapponismo.
Nel XX Secolo, durante i periodi Taisho e Showa l' Ukiyo-e tornò di moda con i
movimenti Shin hanga e Sōsaku
hanga, che miravano a differenziarsi
dalle forme tradizionali di arte commerciale.
Shinsui Ito |
Il meno conosciuto movimento sōsaku hanga (letteralmente "stampe
creative") seguì un concetto occidentale di "arte" come prodotto
della creatività dell'artista, creatività superiore alla manualità.
Tradizionalmente, nel processo di produzione degli Ukiyo-e, il progetto, l'incisione, la stampa ed
l'edizione erano indipendenti tra di loro ed eseguiti da persone diverse e
fortemente specializzate. Il sōsaku
hanga asseriva che l'artista doveva essere coinvolto in tutti gli
stadi della produzione.
Il movimento, che venne formalmente stabilito con la formazione
della Japanese Creatice Society nel 1918, ebbe un successo inferiore allo Shin
hanga, dato che i collezionisti occidentali preferivano l'aspetto più
tradizionalmente giapponese di quest'ultimo.
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