Il primo tempio shintoista in Europa
Un inno alla pace a Lesignano (RSM),
tempietto dedicato alle vittime del terremoto del 2011
tempietto dedicato alle vittime del terremoto del 2011
Nasce su area privata (podere Lesignano) il primo Tempio Shintoista presente in Europa.
L'accordo con lo Stato andava a rilento così il privato ha offerto lo spazio.
Lo Shintoismo è la religione dei nativi giapponesi, potrebbe non definirsi tale in quanto in esso mancano gli elementi per poterlo definire religione ovvero: un fondatore, un dogma, i testi sacri.
Lo Shintoismo nasce in Giappone durante il periodo Jōmon (10000 a.C – 300 a.C) partendo dalla venerazione di tutti gli elementi che compongono la natura: sole, acqua, vento, montagne, alberi, piante, ecc.
Nei “norito” (preghiere shintoiste) vengono infatti lodate queste entità naturali, chiamati “kami”.
Lo Shintoismo non è molto conosciuto in Occidente in quanto ci sono all’interno dei suoi aspetti tipici della cultura giapponese cosa che la rende difficile da comprendere e per questo intima per i giapponesi.
Lo Shintoismo è notoriamente una cultura pacifista ed aperta a ogni tipo di credo.
Il San Marino Jinja è un monumento di stile architettonico giapponese che ricorda l’Ise Jingu, uno dei più antichi templi Shintoisti che si trovano in Giappone.
La dimensione del monumento è simile a quella delle icone votive presenti lungo le nostre strade. La targa commemorativa, scritta in tre lingue, che i visitatori troveranno sul monumento è la seguente: MONUMENTO SAN MARINO JINJA
Monumento in memoria delle migliaia di vittime del Grande Terremoto che ha colpito la regione del Tōhoku che l’11 marzo 2011 si abbatté nel cuore del Giappone.
L’Associazione ringrazia pubblicamente i proprietari per aver messo a disposizione una piccola parte del loro terreno in forma gratuita.
In Italia risiedono circa 20.000 cittadini giapponesi ed in Europa se ne contano circa 530 mila.
L’Associazione JAPAN-SAN MARINO FRIENDSHIP SOCIETY desidera inoltre chiarire “l’aspetto devozionale” che il San Marino Jinja rappresenta. Il San Marino Jinja non sarà un luogo di culto né di pellegrinaggio. Sarà un simbolo di Pace, di armonia con la natura e di pacifica convivenza tra le religioni.
Non dimentichiamo che il Giappone conta circa un milione di fedeli cristiani ed ospita oltre 1000 chiese cattoliche.
Di seguire ho riportato alcune foto scattate durante l'inaugurazione avvenuta il 22 Giugno 2014, con la partecipazione della delegazione giapponese.
La purificazione prima del rito |
... gli invitati |
L'inizio del rito |
Settanta capolavori provenienti dalla Collezione giapponese di
Frederick Stibbert esposti in un allestimento emozionante che conduce il
visitatore nel esotico mondo dei samurai, guerrieri coraggiosi ma anche
raffinati committenti di armi e armature.
Il fascino terribile e, allo stesso tempo, seducente che le
magnifiche corazze e gli stravaganti elmi riescono ancora oggi ad emanare – si
pensi alle tante interpretazioni di artisti e scenografi contemporanei – è
stato il punto di partenza per una mostra che mette in risalto i
materiali e le tecniche artigianali grazie alle quali gli artisti giapponesi
furono in grado di creare vere e proprie opere d’arte dove la potenza
dell’acciaio era resa ancor più affascinante dal contrasto con gli ornamenti in
seta dai colori cangianti, in pelli abilmente conciate e in splendenti lacche.
Armature impressionanti, elmi fantasiosi, lame terribili si
affiancano a selle e staffe dalle forme inconsuete, paraventi dipinti e dorati,
scatole in lacca colorata e brillante. E’ il corredo del Samurai, pronto
a morire in ogni momento per il suo signore, ma che ama circondarsi in vita di
oggetti di raffinata eleganza.
La Collezione giapponese di Frederick Stibbert (1838-1906) è una
delle più importanti raccolte al di fuori del Giappone. Stibbert fu tra i primi
collezionisti ad interessarsi, alla metà dell’Ottocento, alle opere provenienti
dalle terre del Sol levante, e la sua raccolta ancora oggi stupisce per la
ricchezza e l’importanza delle opere che conserva.
Museo Stibbert,
Orario: lunedì, martedì e mercoledì 10-14; venerdì, sabato e domenica 10-18; chiuso giovedì
Ingresso: euro 8 (intero); euro 6 (ridotto) compresa la visita del museo
Orario: lunedì, martedì e mercoledì 10-14; venerdì, sabato e domenica 10-18; chiuso giovedì
Ingresso: euro 8 (intero); euro 6 (ridotto) compresa la visita del museo
Giorni fissi di chiusura: 1 gennaio,
Domenica di Pasqua, 1 maggio, 15 agosto, 25 dicembre.
Attenzione la sezione
giapponese è aperta su prenotazione
il venerdì alle ore 15:00, il sabato alle 11:00 e domenica alle
15:00.
la sala delle armature |
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