Menù

venerdì 10 marzo 2017

11 Marzo Remember Fukushima

Maremoto del Tōhoku


Il terremoto del Tōhoku si verificò l'11 marzo 2011 al largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, alle ore 14:46 locali alla profondità di 30 chilometri.

Il sisma, di magnitudo 9,0 (secondo l'USGS), con epicentro in mare e con successivo tsunami, è a tutt'oggi il più potente mai misurato in Giappone e il quarto a livello mondiale.

A seguito dello tsunami si verificarono una serie d’incidenti, incluse quattro distinte esplosioni, presso la centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi situata presso Naraha.

L'interruzione della corrente elettrica seguita al fatto che i gruppi elettrogeni di sicurezza alimentati da motori diesel vennero distrutti dal maremoto, causò il blocco dei principali sistemi di raffreddamento in tre reattori.
La centrale nucleare Fukushima Dai-ichi dopo il disastro
I reattori erano stati fermati automaticamente al momento della scossa, ma il loro corretto spegnimento avrebbe richiesto la dissipazione del calore residuo di reazione per un periodo di vari giorni, invece non si riuscì a riprenderne il controllo e nel corso dei due giorni successivi, in momenti diversi, i noccioli di tutti e tre i reattori subirono il meltdown completo.

Inizialmente classificato come grado 5, fu poi innalzato al grado 7 della Scala INES dall'11 aprile 2011, nel loro insieme gli eventi costituiscono quindi l'unico incidente nucleare la cui gravità è stata classificata dello stesso grado del Disastro di Cernobyl.

Il numero delle vittime a solo seguito del terremoto e maremoto da parte della National Police Agency giapponese fu di 13.228 morti e 14.529 dispersi, con stime dei dispersi effettivi vicine ai 17.000 per un totale di oltre 30.000 vittime.

I danni alle persone, all'ambiente e agli animali sono ancora in fase di elaborazione...

Nessun commento:

Posta un commento