Museo d'arte orientale Edoardo Chiossone
Il Museo d'arte orientale
Edoardo Chiossone di Genova, situato all'interno di Villetta Di Negro, è una
delle più importanti collezioni di arte orientale in Europa e la più importante
in Italia.
Entrata del Museo Edoardo Chiossone a Genova |
Esso conserva l'intera
collezione del pittore ed incisore Edoardo Chiossone, nativo di Arenzano (GE)
ma che, dopo la gioventù trascorsa a Firenze, passò buona parte della sua vita
in Giappone, dirigendo l'Officina imperiale di carte e valori di Tokyo.
In tarda età Chiossone divenne
- grazie alla sua preparazione e competenza, ed alla stima personale che
riscuoteva presso l'élite politica e culturale nipponica - un appassionato
raccoglitore e conoscitore d'arte giapponese.
Poté così formare
un'importante collezione di circa quindicimila pezzi, facilitato dall'abbandono
in quell'epoca del sistema feudale giapponese, trasformazione che portò al
dissesto finanziario di molte famiglie aristocratiche, che misero in vendita
oggetti gelosamente custoditi da secoli, di cui Chiossone fece incetta.
La sua raccolta comprese
numerose armi e armature, ma anche bronzistica cinese e giapponese, smalti,
ceramiche, tessuti, lacche e maschere teatrali.
L'incisore lasciò nel suo
testamento le collezioni alla città di Genova, dove giunsero, in un centinaio
di casse, nel 1899.
I bellissimi reperti furono
esposti dapprima nel Palazzo dell’accademia, e poi, trovarono posto definitivo
nell'attuale sede nella Villetta Di Negro, in un edificio costruito
appositamente.
Il Museo riaprì i battenti
il 7 maggio 1971, con un patrimonio incrementato dall'acquisto del Comune di
Genova di grandi sculture specie della Cina e del siam.
Edoardo Chiassone
Edoardo Chiossone |
Nacque ad Arenano (GE), nel 1883.
Compì gli studi presso l'Accademia linguistica di Belle Arti di Genova,
diventando professore di disegno e incisione nel 1855. Già durante gli
anni di studio mostrò fini doti artistiche.
Partito da Genova si impiegò dapprima
a Firenze e successivamente si trasferì in Inghilterra e
quindi in Germania, lavorando nelle industrie Donforf-Naumann di Francoforte
sul meno per cercare di perfezionare le tecniche di incisione e stampa dei
valori.
Fu il direttore dell'Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze giapponese, arrivò quindi a Tokyo nel 1875. Prestò servizio sino al 1891, incise più di 500 lastre di francobolli, banconote, titoli di stato e bolli di monopolio.
Banconota giapponese |
Lavorò anche per
la Perdurante Fragranza della Gloria Nazionale, una monumentale
rassegna curata e stampata dall'Insatsu Kyoku, edita tra il 1850 ed
il 1883 in quattordici volumi. Suoi dipinti in quell'epoca avevano
come soggetti l'Imperatore Meiji e l'imperatrice Shōken,
tuttora esposti nel Meiji Kinenkan di Tokyo, e altri personaggi come
statisti, cortigiani, diplomatici, ministri e militari d'alto rango.
Edoardo Chiossone continuò comunque a
risiedere in Giappone anche dopo il ritiro dall'attività pubblica nel 1891.
Morì a Tokyo nel 1898, e fu sepolto nella sezione riservata agli stranieri
del Cimitero di Aoyama.
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